FAQ
Domande frequenti sulle bombole di ossigeno
Prima di leggere le risposte, rivolgiamo noi tre semplici domande a chi titolare/responsabile di uno stabilmento balneare o piscina:
Il bagnino di salvataggio ha partecipato a un corso di addestramento alla somministrazione di ossigeno nell’emergenza e possiede la qualifica in corso di validità?
Le bombole di ossigeno di cui disponi sono state fornite con l’autorizzazione all’uso nell’emergenza invece che con una semplice ricetta ad uso personale?
Le bombole di ossigeno di cui disponi sono dotate di flussimetro, manometro e possiedi tutti i presidi richiesti dal Ministero della Salute (circolare del 20/12/2012) tra cui il saturimetro?
L’ossigeno essendo un farmaco è richiesta obbligatoriamente la ricetta medica e se utilizzata per il primo soccorso, questa deve essere per l’emergenza e non ad uso personale. Questa regola, ovviamente include l’acquisto delle bombole monouso. Con il Servizio OxySAVE la ricetta medica è inclusa.
La bombola di ossigeno per i soggetti non professionali (studi medici, RSA, Ospedali, Servizio sanitario d’emergenza) è fornita dalla Farmacia esclusivamente dietro prescrizione medica. Con il servizio OxySAVE pensiamo a tutto noi, incluso l’acquisto del farmaco in farmacia per conto del Cliente.
Dipende dal suo volume e dalla pressione a cui viene ricaricata. Normalmente quelle comunemente utilizzate per l’emergenza hanno una pressione di esercizio di 200 atm, pertanto applicando la formula V x P (Volume per pressione) si calcola i litri del gas contenuti. Quindi, una bombola di 5 litri caricata ad una pressione di 200 atm, conterrà 200 x 5 = 1000 lt di ossigeno. Mentre una monouso di 950 ml che è caricata a 100 atm, non supera i 110 litri di ossigeno. Con il servizio OxySAVE le bombole hanno una capienza da 1000 a 1.400 litri.
Dipende da quanti litri di ossigeno contiene e dal flusso erogato. Considerando che il flusso ottimale consigliato dai protocolli internazionali durante una rianimzione cardiopolmonare è di 12 lt/min., per calcolare la durata della bombola è sufficiente dividere i litri di ossigeno per il flusso erogato. Esempio: una bombola da 5 lt che contiene 1000 ltri di Ossigeno, può erogare un flusso costante a 12 lt/min. per circa 90 minuti (1000 : 12). Una monuoso da 1 lt non raggiunge i 10 minuti.
dopo 24 mesi dalla sua produzione, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), dal 1° febbraio 2018 ha ridotto la scadenza dell’ossigeno da 5 a 2 anni. Con OxySAVE saremo noi a ricordarti in tempo di sostituire la bombola.
Assolutamente no! AIFA vieta dal 1° gennaio 2018 la ricarica di bombole che non siano di proprietà dello stesso produttore del farmaco, che deve essere provvisto di AIC (autorizzazione immissione in commercio), ed il responsabile della revisione del cilindro e delle valvole del contenitore (bombole). Con OxySAVE la sostituzione della bombola utilizzata è inclusa nel servizio, al solo costo di spedizione e ricarica dell’ossigeno.
Assolutamente no! La legge specifica che nelle bombole di colore bianco possono contenere ESCLUSIVAMENTE ossigeno medicinale, ed essendo un farmaco deve essere accompagnato da specifiche etichettature e il bugiardino. Sommnistrare un gas non medicinale per scopi terapeutici è un reato PENALE.
Assolutamente sì! L’ossigeno per l’emergenza è un farmaco è può essere acquistato in farmacia solo dietro prescrizione medica per l’utilizzo in emergenza. La vendita è l’acquito senza ricetta medica è VIETATA.
Sì, sei autorizzato dal Ministero della Salute, ma solo in caso di necessità (emergenza), se hai frequentato un corso di addestramento per la somministrazione e utilizzi un saturimetro per la misurazione del livello di saturazione nel sangue.
Sì, valgono le stesse regole del Bagnino di Salvataggio.
Sì, ma come per il Bagnino o l’Istruttore Sub, sia addestrato al primo soccorso, utilizzi il saturimetro e si trovi stabilmente presente nei luoghi dove esistono rischi che richiedono, se emergenti, la somministrazione di ossigeno.
Tutti i componenti utilizzati per la ventilazione (tubi, mascherine, riduttori di pressione, ecc..) devono essere ossigeno compatibili per evitare l’innesco di pericolose esplosioni. In caso di rianimazione l’uso di una pallone autoespansibiel con resorvoir (sacco polmone) è fortemente consigliato, ancora di più se abbinato ad un presidio sovraglottide (cannula di guedel) o meglio se disponibile una maschera CPAP o con valvola Venturi.
Certamente, anche se la legge non ne vieta l’utilizzo, noleggiare una bombola senza riduttore di pressione e flussimetro, significa doverlo acquistare separatamente. Ne consegue la responsabilità personale diretta, sia della revisione periodica, che per l’eventuale malfunzionamento. Quindi, noi sconsigliamo questa soluzione.
Assolutamente sì! Lo stoccaggio e l’utilizzo della bombola di Ossigeno devono rispettare delle precise regole dettate dalla scheda tecnica del produttore del farmaco. Tali indicazioni devono essere presenti nel Documento di valutazione del rischio e portate a conoscenza, oltre che applicate, da tutti i dipendenti, in particolare da quelli addetti al primo soccorso e salvataggio.
Assolutamente sì! Lo prevede la legge 81/08, ma anche le recenti circolari del Ministero della Salute, che individuano l’Ossigeno medicale quale elemento fondamentale salvavita in caso di annegamento. Dove c’è un impianto con accesso al pubblico, sia questo di una piscina comunale, condominiale o di una struttura turistica/ricreativa , dove si pratica attività natatorie, a prescindere dalla sua grandezza o profondità, è obbligatoria la presenza della bombola di ossigeno come presidio di primo soccorso.
La risposta è semplice, NO! Essendo un atto di natura amministrativa, non è sufficiente a sollevare da eventuali responsabilità civili e penali, in quanto l’elenco presente nell’ordinanza balneare dei presidi di Primo Soccorso e per l’Ossigeno Medicale non è ad oggi (maggio 2021) esaustivo, ma intende fornire solo le dotazioni minime oltremodo presenta ancora le bombole monouso, ritenute non idonee per l’utilizzo nell’emergenza.